pubblicato in data 19 Lug 2024

Parla la dott.ssa Maria Stella Giorlandino, presidente Confapi Lazio Sanità e Salute, amministratrice Rete Artemisia Lab

Non è uno scontro laboratori contro farmacie , ma queste ultime devono seguire le normative quando si tratta di attività cliniche, diagnostiche o di telemedicina. Il  progetto che le riguarda deve essere regolamentato nel rispetto di tutti, 420 requisiti garantiscono la tutela della organizzazione medica e proteggono i pazienti. Il ruolo del farmacista è diverso da quello del medico, quindi devono essere rispettati i requisiti e la responsabilità legale.

Da mesi l’Unione nazionale ambulatori, poliambulatori, enti e ospedalità privata (UAP) cerca di far capire alla politica e all’opinione pubblica che in sanità devono essere rispettate le regole. La vostra non è una battaglia contro le farmacie. Ce lo spighi meglio

La salute degli italiani è fondamentale, soprattutto in questo particolare momento, dopo il periodo di emergenza dovuto al Covid-19 durante il quale non sono stati effettuati controlli adeguati. L’aumento delle patologie è preoccupante e va affrontato con serietà. Dobbiamo essere onesti con i nostri cittadini e considerare la sanità non come un business, ma come un investimento per il futuro dei nostri figli, affinché possano vivere in una società sana. Da mesi stiamo spiegando, senza attaccare nessuno, che il progetto riguardante le farmacie deve essere regolamentato nel rispetto di tutti gli attori coinvolti, come ambulatori, cliniche, ospedali e ASL. La sanità comporta il rispetto di 420 requisiti, garantendo la tutela dell’organizzazione medica e strutturale che protegge anche i pazienti.

Insomma, le farmacie devono rispettare le regole del gioco, ma la politica fa orecchie da mercante

Abbiamo a cuore il benessere di coloro che lavorano nel settore sanitario. Le farmacie devono seguire le normative quando si tratta di attività cliniche, diagnostiche o di telemedicina. Il ruolo del farmacista è diverso da quello del medico, quindi devono essere rispettati i requisiti e la responsabilità legale. Anche per l’utilizzo di un semplice elettrodo è necessaria competenza. Chi ha avuto problemi cardiaci, un ictus o un infarto, ha esigenze specifiche da considerare. Non ci interessa il business, ma la sicurezza totale dei servizi offerti. Per quanto riguarda la telemedicina, ottenere l’autorizzazione richiede tempo. È importante avere un referente con esperienza nella struttura pubblica e un medico disponibile sulla piattaforma. La telemedicina non è la soluzione per ridurre le liste d’attesa, ma è fondamentale per diagnosticare malattie importanti e salvare vite grazie al supporto di professionisti responsabili.

Dunque non è uno scontro, ma la gente fatica a comprendere.
La comunicazione sulla sanità deve essere trasparente e professionale, evitando di confondere la vendita di prodotti con la diagnosi medica. È essenziale separare la politica dalla sanità e evitare l’influenza di lobby potenti. Vogliamo garantire servizi sanitari basati su principi etici e sani, senza compromessi.

Autore