Arriva la nuova norma europea che obbliga i produttori di miele a inserire l’etichetta con la provenienza. Una richiesta attesa da tempo dal settore e sostenuta da ACLI TERRA, in particolare nei due eventi di promozione del miele nazionale a Fiumicino e nel Principato di Monaco lo scorso mese. Per il presidente nazionale Nicola Tavoletta identificare l’origine della produzione dei mieli è fondamentale per una giusta remunerazione degli apicoltori e per garantire i consumatori.
La produzione italiana è a rischio, a causa dell’aumento dei costi di produzione e della concorrenza straniera a basso costo e non identificabile.
Il costo di produzione del miele importato dall’Argentina è di € 2,50 al kg, mentre in Italia è di € 6,50.
La stagione 2023 ha confermato il trend in calo degli ultimi dieci anni dei consumi, nonostante la produzione sia in forte recupero (+90% nel 2022, rispetto all’anno precedente).
ACLI TERRA ha assunto un primato a livello nazionale e internazionale, con 60 varietà
di miele.
“Non possiamo competere sulle quantità, – ha dichiarato il Presidente Tavoletta – ma sulle varietà abbiamo i numeri da far emergere, grazie alle etichettature“.