Lunedì 26 giugno si torna parlare di pensionamento del personale del pubblico impiego: a farlo sarà il Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Marina Elvira Calderone incontrando le confederazioni sindacali.
Tra queste, al tavolo di confronto ci sarà anche la Cisal: “con la nostra delegazione – dichiara Marcello Pacifico, segretario confederale Cisal e presidente nazionale Anief – verificheremo come possono cambiare le modalità di pensionamento, anche attraverso specifiche finestre per il personale scolastico e il riscatto gratuito degli anni universitari come ribadisce sempre il nostro sindacato.
Chiederemo, inoltre, la separazione delle spese dell’assistenza dalla previdenza e degli assegni di quiescenza dignitosi. Ci faremo sentire anche per dire basta alle quote ‘tampone’, come pure per l’uscita anticipata senza contropartite quasi impossibili da accettare, come avviene per ‘Opzione donna’. La verità è che il comparto pubblico ha un’età media altissima, molto oltre i 50 anni, e chi lavora una vita ha tutto il diritto di potersi godere gli ultimi anni con una pensione decorosa e non appena sopra la soglia di povertà”, conclude Pacifico.
Per quanto riguarda specificatamente i lavoratori della Scuola, il sindacato ricorda che in Italia opera la categoria più vecchia e precaria del mondo: “L’alta percentuale di dipendenti over 60 è dovuta al fatto che i lavoratori della scuola si mandano in pensione troppo tardi – ricorda Pacifico – ignorando burnout e patologie a cui sono sottoposti. Inoltre, continua l’abuso dei contratti a termine, malgrado da Bruxelles arrivino segnali chiari sull’esigenza di finirla con questa reiterazione gratuita: cominciamo a dare ascolto alla Commissione Ue e rispettiamo le direttive europee che valorizzano e tutelano gli insegnanti, a cominciare da quelli assunti e licenziati senza in filo di logica”.
Fonte: Orizzonte Scuola