L’Essenziale”, il grande successo che porta Marco Mengoni alla vittoria del Festival di Sanremo nel 2013, nella versione di Gipsy Fiorucci, la gitana rock dalla voce graffiante che torna con il nuovo e struggente singolo dal 12 Dicembre in radio e su tutte le piattaforme digitali distribuito da Artist First.
Una personale e toccante versione che l’artista Umbra ha voluto regalare al suo pubblico, di cui gli arrangiamenti sono stati curati dal produttore artistico Renato Droghetti presso gli studi bolognesi San Luca Saund, accompagnata dal suggestivo videoclip che conferma il sodalizio artistico con il regista Lorenzo Lombardi e il direttore alla fotografia N. Santi Amantini della casa di produzione cinematografica Whiterose Pictures.
Un video di grande impatto emotivo che vede la cantautrice protagonista assoluta, avvolta nell’ambientazione intima e introspettiva di un camerino in stile anni ’20 in cui la malinconia la fa da padrona; “perché la malinconia – afferma Gipsy – è una parte essenziale ed importante del nostro essere, fonte preziosa per la nostra evoluzione e la nostra creatività ed è proprio attraverso di essa e dei momenti di grande solitudine interiore che attraversiamo nella nostra vita, che riusciamo a capire chi siamo veramente ed abbiamo in un certo senso l’opportunità di guarire dalle ferite che ci portiamo dentro, con la consapevolezza che tutto il nostro bagaglio emozionale, le nostre speranze, le nostre fragilità, ma anche le nostre gioie e le nostre vittorie, costituiscono il filo prezioso che lega chi siamo stati a quello che stiamo diventando.. con la certezza di fare ogni giorno tutto il possibile per essere la migliore versione di noi stessi”.
Una cornice “barocca” tra luci calde e toni bordeaux che creano un perfetto mix fra Moulin Rouge e The Great Gatsby, dove l’artista ci racconta la storia di un’attrice seduta alla consolle da trucco, sola e malinconica; una vera diva d’altri tempi che si ritrova in intimo raccoglimento nel suo camerino dalle tende damascate a farle da cornice circondata da gioielli, profumi, maschere, scrigni preziosi e che, dopo aver affrontato tutte le paure e le fragilità ancorate negli angoli più bui e nascosti della sua anima, è finalmente pronta ad uscire fuori, dove un nuovo spettacolo l’attende, il palcoscenico la chiama, l’atmosfera fumosa del passato lascia il posto alla luce che illumina il suo viso assieme ai suoi sogni e il mondo è pronto ad accoglierla incoronandola ancora una volta Regina di Se stessa con un sontuoso copricapo di perle e diamanti.
Immagini che vogliono essere anche metafora di un’esteriorità ricca e sovrabbondante dove l’apparire spesso conta più dell’essere; il riflesso di una società fatta più di apparenza che di sostanza, come immersi in uno spazio in cui non siamo mai completamente felici perché sempre alla ricerca di qualcosa di più; continua così il messaggio che la cantautrice aveva già intrapreso con il suo precedente lavoro inedito “L’Anima Grida”, nel sottolineare l’importanza di ricercare una connessione tra il sé interiore e quello esteriore e ritrovare così il profondo ed essenziale contatto con la parte più divina e autentica che vive dentro ognuno di noi.
(INTERVISTE a cura di Francesco Vitale)