pubblicato in data 04 Lug 2024

Parla la Presidente del gruppo capillarmente presente da più di 50 anni. Le associazioni di categoria maggiormente rappresentative degli ambulatori, poliambulatori, enti e ospedalità privata, unite sotto la sigla U.A.P., stanno richiedendo tavoli di confronto con il Ministero della Salute, al fine di far comprendere la necessità dell’erogazione di fondi per la sanità privata accreditata, che incidendo solo per l’8% sulla spesa sanitaria pubblica assolve ad una richiesta del 33% della popolazione.

La Rete Artemisia Lab, capillarmente presente sul territorio da più di 50 anni, garantisce servizi sanitari di qualità di grandissimo ausilio soprattutto per le fasce più deboli della popolazione: anziani, bambini, donne in gravidanza e persone affette da patologie.

In particolare, presso il Centro Fisiosemeria di Via Ciamarra n. 34 a Roma, caratterizzato da un’alta densità di anziani che usufruiscono dei servizi fisioterapici, è stata registrata una grossa richiesta di convenzionamento per le analisi cliniche e diagnostica radiografica.

Registriamo una richiesta quotidiana di persone che necessitano di una vera medicina di qualità, di prestazioni diagnostiche con referti immediati e analisi cliniche in tempi stretti, soprattutto alla luce dell’aumento delle patologie tumorali e delle malattie croniche non trasmissibili, servizi che possono essere erogati solo da strutture sanitarie autorizzate private e autorizzate convenzionate, non potendo essere di certo garantite dai meri punti prelievo né tantomeno dalle farmacie.

Per tali ragioni, le associazioni di categoria maggiormente rappresentative degli ambulatori, poliambulatori, enti e ospedalità privata, unite sotto la sigla U.A.P., stanno richiedendo tavoli di confronto con il Ministero della Salute, al fine di far comprendere la necessità dell’erogazione di fondi per la sanità privata accreditata, che incidendo solo per l’8% sulla spesa sanitaria pubblica assolve ad una richiesta del 33% della popolazione.

Inoltre, occorre comprendere che la sanità deve garantire un giusto rapporto qualità/prezzo, evitando aggregazioni di imprese che rischiano di pregiudicare la qualità degli esami eseguiti. Non si può dimenticare l’importanza della celerità della risposta, un emocromo eseguito in tempi stretti consente di diagnosticare una leucemia fulminante.

Ci si augura che le priorità della sanità italiana siano fondate sull’efficienza clinica, sulla qualità del servizio, sulla medicina di precisione, sul ripristino di percorsi clinici da troppo tempo dimenticati, per ritornare ad una giusta prevenzione.

Speriamo che il Presidente della Regione Lazio, sempre attento alle istanze della popolazione, accolga la richiesta dei pazienti per consentire alla popolazione di fare più controlli clinici a tutela della propria salute.

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