Il diciannovenne Giorgio Lenoci di Acquaviva delle Fonti (Ba) ha vinto la prima edizione del “Premio Santercole”, nuovo osservatorio musicale ideato dall’autore e discografico Alberto Zeppieri (recente vincitore di una “Targa Tenco”), Direttore Artistico di questo contest rivolto a compositori ed interpreti della musica d’autore italiana ed internazionale. Zeppieri è stato il produttore dell’ultimo album inciso in studio da Gino, dal titolo “Non sono Celentano!”, registrato a Verona da Roberto Cetoli e pubblicato in tutto il mondo dall’etichetta Plaza Mayor Company di Hong Kong.
Giorgio Lenoci ha convinto sia il pubblico dell’auditorium “Don Sebastiano Plutino” di Roma (sold out per l’occasione), sia la Giuria di Qualità presieduta da Melù Santercole e composta da Ernesto Bassignano (cantautore), Maria Berardi (giornalista, sceneggiatrice, autrice), Grazia Di Michele (cantautrice) in veste di portavoce, Franco Fasano (musicista, autore e cantante), Daniela Martani (cantante e opinionista), Mita Medici (attrice e cantante), Nisi (cantautore e fondatore Milk and Coffee e Oggi 4uattro), Ryan Paris (ospite internazionale), Stefano Pozzovivo (Radio Subasio) e Adriano Santercole (figlio di Gino).
“Non posso crederci, è una gioia immensa!” ha detto a caldo il giovanissimo artista pugliese, che ha convinto tutti sia con la sua inedita “One sided love”, sia con la sua particolare interpretazione di “Una carezza in un pugno”. A lui va in premio anche il diritto alla pubblicazione, diffusione e promozione del suo inedito su tutte le maggiori piattaforme digitali, a cura dell’etichetta “Azzurra Music” di Pastrengo (Vr).
La targa per il miglior testo è stata assegnata a Maria Francesca Pompella di Aversa (Ce), per la sua canzone “Dado”. L’artista era stata selezionata grazie al gemellaggio con il concorso canoro nazionale “Le note nel cuore”, nella recente edizione 2024 organizzata a Zero Branco (Tv) dalla onlus “La musica di Angela”.
Miglior musica per “Vivere e basta” del romano Lucio Avitabile. Per lui anche il premio Miglior Cover con una particolarissima versione di “Succede”, eseguita per metà in italiano e per metà in esperanto, grazie alla traduzione di Roberto Pigro di Cipro.
Due targhe dell’organizzazione “Segeco Più” sono state assegnate – a giudizio del Direttore Organizzativo Bruno Targusi – a Leonardo Calabretti di Carovigno (Br) e a Simona Paolucci della Garbatella. Una menzione speciale per il giovane Matteo Damiano Maino di Anzio, che ha sfiorato di pochissimo la vittoria per la miglior cover, con un adattamento molto personale di “Sono un fallito” da lui eseguita voce e piano; e per Stefano Cinti (da Bruxelles), in trio jazz.
La finale è stata allietata anche dalle esibizioni di alcuni ospiti: ha sorpreso prima di tutto Melù Santercole, che ha cantato “Cambiare per Cambiare” da lei scritta assieme a Gino; poi Alfredo Lallo, imparentato con i Santercole e con i Celentano; a metà serata un momento dedicato all’Unicef e impreziosito dall’interpretazione di Valentina Cavalieri, volontaria Unicef di Rieti.
Prima della proclamazione dei vincitori due performance a sorpresa e molto gradite: Nisi (accompagnato da Martina Corso) e Ryan Paris, che ha presentato due nuove canzoni in anteprima.
La serata finale del Premio Santercole è stata affidata dal Direttore Artistico Zeppieri alla conduzione dell’attrice Francesca Ceci, che ha gestito la scena con garbo ed eleganza.
Su www.premiosantercole.it verrà presto pubblicato il bando per la prossima edizione 2025.