Il tribunale di Anversa, in Belgio, ha condannato a 20 anni di carcere un diplomatico di Teheran, Assadollah Assadi, accusato di aver pianificato un attentato, sventato nel 2018, vicino a Parigi, contro un gruppo di opposizione iraniano in esilio. È la prima volta, dalla rivoluzione iraniana del 1979, che un funzionario di Teheran affronta accuse di questo genere in Europa. Oltre al diplomatico, altri 3 cittadini iraniani sono stati condannati rispettivamente a 15, 17 e 18 anni di carcere.
Giovedì 4 febbraio, gli avvocati della procura belga e le parti civili dell’accusa hanno affermato che Assadolah Assadi era colpevole di tentato “terrorismo” dopo che un complotto, finalizzato a bombardare una manifestazione del Consiglio nazionale della resistenza iraniana (NCRI), nel giugno 2018, era stato sventato dalla polizia tedesca, francese e belga. “La sentenza mostra due cose: che un diplomatico non possiede l’immunità per atti criminali e che è evidente la responsabilità dello Stato iraniano in quella che avrebbe potuto essere una carneficina”, ha detto ai giornalisti, fuori dal tribunale di Anversa, l’avvocato della procura belga, Georges-Henri Beauthier.