“C’è molta modernità negli scritti di Mario Rigoni Stern che, con grande anticipo, ha dimostrato l’importanza di avere un rapporto sano con la natura fondato sul rispetto. Un messaggio universale di cui non possiamo fare a meno e che Rigoni Stern scriveva prima che questa sensibilità divenisse centrale nell’agenda globale”. Così il Ministro della Cultura, Dario Franceschini, nel corso della conferenza stampa di presentazione del Convegno Internazionale che si terrà il 30 e 31 ottobre ad Asiago in occasione delle celebrazioni per i cento anni dalla nascita di Mario Rigoni Stern.
L’evento, dal titolo ““Mario Rigoni Stern e il suo Altipiano, cento anni di etica civile, letteratura, storia e natura”, avrà luogo nella prestigiosa sede del Palazzo del Turismo Millepini di Asiago. La due giorni di lavori, al quale partecipano autorevoli studiosi ed esponenti del mondo della cultura, è stata curata dal biografo ufficiale di Mario Rigoni Stern, Giuseppe Mendicino.
Durante la presentazione del Convegno Internazionale, che si è svolta oggi nella Sala Spadolini del Ministero della Cultura a Rona, il primo cittadino di Asiago, Roberto Rigoni Stern, ha colto l’occasione per introdurre un innovativo progetto volto alla Sostenibilità in partenza nel Comune di Asiago e che si sposa perfettamente con il grande amore per la natura e il rispetto per l’ambiente testimoniati dalla vita e dalle opere di Mario Rigoni Stern. Una proposta che interpreta inoltre gli stimoli della transizione ecologica dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile: “La città di Asiago non è sorda allo stimolo del suo illustre cittadino – ha spiegato infatti Roberto Rigoni Stern – e in concomitanza con le giornate per il ricordo ha condiviso con la propria gente un impegno per il futuro, perché si continui ad insegnare l’amore per la natura, i pascoli, le foreste. Di Mario vorremmo trasmettere il messaggio vitale forte che parla di salvaguardia della natura e dell’ambiente. Ringrazio il Ministro per il sostegno”.
Anche il Governatore del Veneto, Luca Zaia, ha fatto pervenire un messaggio per celebrare il Centenario dalla nascita di Mario Rigoni Stern: “E’ doveroso tributare a un grande della Letteratura Italiana del Novecento il giusto riconoscimento, tanto più che è figlio della nostra terra. Il suo percorso di vita e il suo difendere l’ambiente montano, con cui ha sempre avuto un rapporto simbiotico, ne fanno un esempio di impegno civile, cui i giovani possono ispirarsi”.
Questa mattina nella sede del Ministero della Cultura erano presenti alcuni dei relatori che interverranno al Convegno Internazionale, tutti hanno sottolineato il fortissimo legame dello scrittore con le sue montagne e i suoi boschi. È stato inoltre evidenziato il tema della Memoria della Guerra, come messaggio che Mario Rigoni Stern ha lasciato e rivolto alle generazioni future affinché non si ripetano più gli stessi errori.
“Io conobbi Mario Rigoni Stern, una volta trovammo un porcino e lui mi disse: basta così, è sufficiente per condire la pasta, abbiamo prelevato, adesso torniamo a casa. – ha raccontato lo scrittore, Eraldo Affinati – Non c’era forse modo migliore per spiegarmi quale dovrebbe essere il rapporto armonico tra uomo e natura, una “Greta” ante litteram”.
Raffaele Cavalli, professore ordinario di Utilizzazioni Forestali all’Università degli Studi di Padova ha spiegato: “L’interesse per la natura traspare in tutte le opere di Mario Rigoni Stern, la natura è anche di conforto al risorgere della vita dopo la tragedia della guerra. – ha detto Cavalli, che ha poi sottolineato il legame con la scienza delle foreste – Come uno scienziato Mario Rigoni Stern racconta i meccanismi biologici svela l’anima degli alberi e trasmette il suo amore, appare un messaggio di speranza per ridare significato al rapporto tra l’uomo e la natura”. Infine, Gaetano Thiene, presidente dell’Accademia Olimpica di Vicenza ha invece ricordato l’esperienza di Mario Rigoni Stern durante il conflitto mondiale: “La ritirata fu caratterizzata da episodi drammatici e dolorosi che vennero narrati da Rigoni Stern nel libro Il Sergente nella Neve, pubblicato nel 1953 da Einaudi Editore e successivamente nel 1975, nella cartella Ghe rivarem a baita?, accompagnata da acqueforti di Augusto Murer”.
Il Convegno Internazionale vedrà la partecipazione di autorevoli ospiti, protagonisti di una serie di approfondimenti in quattro sessioni tematiche “Letteratura e Scrittura”, “Il Bosco e le Montagne”, “Le Guerre del Novecento e il Senso della Memoria” e “Il Sergente e l’Altipiano”.Tra i relatori: Eraldo Affinati, Carlo Ossola, Luca Mercalli, Paolo Cognetti, Walter Barberis, Mario Isnenghi, Giuseppe Mendicino, Daniele Zovi, Fabio Magro, Sergio Di Benedetto, Paolo Lanaro, Marguerite Bordry, Raffaele Cavalli, Sara Luchetta, Gaetano Thiene, Paolo Pozzato, Carla Poncina, Emilio Franzina, Giovanni Kezich, Gian Piero Brunetta e Sergio Bonato.Moderatori saranno, il 30 ottobre Sergio Frigo, Presidente del Premio Mario Rigoni Stern
e Chiara Visentin, Presidente della Biblioteca Bertoliana di Vicenza, e il 31 ottobre Nicoletta Martelletto, giornalista de “Il Giornale di Vicenza”. In chiusura, al termine dell’ultima sessione di lavori, è prevista una tavola rotonda sul Premio Mario Rigoni Stern con la partecipazione di Sergio Frigo, Mario Isnenghi e Paola Filippi.
Lo streaming del Convegno Internazionale, che si terrà sabato 30 e domenica 31 ottobre nel Palazzo del Turismo Millepini di Asiago, sarà disponibile collegandosi al sito www.mariorigonistern.it.
(Realizzazione intervista radio a cura di Francesco Vitale)