Dal 1970 le Nazioni Unite il 22 aprile celebrano la “Giornata Mondiale della Terra”, la data corrisponde a un mese dopo l’equinozio di primavera.
ACLI TERRA in questo periodo sta lavorando con gli agricoltori, gli allevatori e i pescatori per continuare a costruire buone pratiche e soluzioni per il bene della salvaguardia dell’ambiente. Ricordiamo ultimamente l’approfondimento di Milano sulla gestione idrica o l’incontro di Roma con il Premio Nobel per la Pace Riccardo Valentini.
In questo testo volevo, invece, celebrare la ricorrenza con tre persone esemplari che hanno onorato la nostra Terra.
Ho scelto tre nomi senza un ordine, probabilmente senza un criterio, quasi per emozione o un intuito, scopriamoli.
Non racconterò per loro nulla di biografico, sono famosi, ma giusto cercherò qualcosa che indicherà la loro funzione o significato per il benessere della Terra. Non una analisi descrittiva del loro merito, ma l’emozione o l’intuizione o, ancora, lo stupore che hanno generato.
Tutti e tre hanno avuto nell’armonia la bussola di orientamento.
Scopriamo i nostri tre protagonisti.
Per primo vi proporrei Antonio De Curtis, Totò, e scelgo lui per due aspetti che migliorerebbero la nostra Terra. Sicuramente per la straordinaria intelligenza comica che viene totalmente espressa da tutta la sua persona e dalla sua complessa personalità, ma contemporaneamente per la sua capacità di esprimere l’amore.
Le sue poesie, le canzoni, talvolta le battute raccolgono un patrimonio del sentimento più nobile abbinato al rapporto tra uomo e donna.
Leggete l’ “Aquaiola”, ascoltate “Malafemmina”, ma andate a cercare “Llammore”, “Core Analfabeta” oppure “Passione”, solo per citare alcune opere.
La seconda persona che vi voglio presentare è San Tommaso Moro.
È stato un giurista, quindi uomo d’ordine delle comunità, un filosofo e un Santo, venerato da più Chiese.
Ha scritto un trattato denominato “Utopia” e già il titolo dice tanto su questa Terra, ha professato il “buon umore” consacrandolo addirittura in una preghiera.
È l’uomo che ci ha spiegato la quarta dimensione e che ha sfidato con l’ironia l’ingiustizia e la morte.
Per Giovanni Paolo II ha addirittura il difficile compito di essere protettore dei politici, per un grande Papa come Leone XIII è diventato Santo.
Tommaso Moro, però, mi richiama una frase chiave di questa Terra che, però, è di Sant’Agostino.
La cito:<>.
Dopo due uomini ecco a voi una donna: la Contessa Matilde di Canossa.
Ella mostrò una innata attitudine al comando dimostrando una forza straordinaria, sopportando anche grandi dolori e umiliazioni.
È la “Bonissima” per i modenesi, la donna con il melograno, simbolo di fortuna, fecondità e della Chiesa e dei Cristiani.
Ha subito umilmente umiliazioni per poi riemergere sempre più forte.
Scelgo tre persone per celebrare la Terra perché Essa senza di noi non avrebbe neanche questa giornata dedicata. Ha calore la nostra Terra e non mi riferisco al cambiamento climatico, ma all’Umanità.