Nuova protesta, questa volta sotto la sede del Ministero del Lavoro a Roma, da parte delle 28 persone che rischiano di perdere il lavoro perché interessate dal cambio d’appalto delle mense e bar all’interno della sede della FAO a Roma. La manifestazione di questa mattina è stata indetta dal Sindacato CLAS, unitamente a CGIL e CUB, dopo che non è stata data alcuna certezza circa il futuro occupazionale e reddituale dei lavoratori interessati dal cambio di gestione. La società uscente Elior Spa, infatti, ha già attivato una procedura di licenziamento collettivo, lasciando di fatto i lavoratori nell’incertezza occupazionale e ancora nel limbo della cassa integrazione che scadrà il prossimo 2 luglio. Una delegazione sindacale è stata quindi ricevuta negli uffici del Ministero del Lavoro dal Vice Capo di Gabinetto, Dott.ssa Manuela Gaetani, che ha preso atto dei termini della vicenda riservandosi di sottoporre la vertenza ai dovuti livelli ministeriali per la ricerca di adeguate soluzioni.
“Abbiamo chiesto l’apertura di un tavolo di contrattazione, che coinvolga tutte le parti interessate, anche la FAO, per la ricerca di soluzioni che mantengano tutta la forza lavoro legata all’appalto, prevedendo un adeguato ammortizzatore sociale che consenta, in attesa di trovare una soluzione definiva alla vertenza, una copertura economica per tutti e 28 i lavoratori. Attendiamo una nuova convocazione da parte del Ministero del Lavoro”, afferma il presidente nazionale di Sindacato CLAS, Davide Favero. “Fino ad oggi non siamo riusciti ad avere una incisiva interlocuzione a causa anche della natura internazionale della FAO. Non vorremmo che questo fattore possa rappresentare un ingiustificato pretesto a tutto danno dei lavoratori che rischiano di ritrovarsi senza stipendio né occupazione”.