Lo scorso 11 novembre presso la Fondazione Pontificia Scholas Occurrrentes, Heldin ha presentato il libro Sorridere e giocare fa bene al cuore con il quale decide di svelare e condividere l’eccezionalità del suo incontro con Papa Francesco e la vera “magia” di quel giorno.
Il libro scritto con Gian Mattia Bruno, con la prefazione di Michele Cucuzza, per Santelli Editore, racconta il prima, il durante e il dopo di quell’evento, ricco di emozioni che meritano di essere condivise.
Egidio Russo, il Mago Heldin è un personaggio televisivo amato da grandi e piccoli ed è l’unico illusionista al mondo ad aver divertito e coinvolto il Papa in un numero di magia.
Un racconto unico di una vicenda insolita, come ama definirlo lo stesso Heldin, che (anche se i maghi non svelano mai i loro trucchi), per una volta lascia cadere ogni difesa e con coraggio, sceglie di aprirsi, mostrando la sua anima, che quel 28 dicembre all’udienza generale di Papa Francesco è stata coinvolta nella magia più grande: una scintilla che lo ha portato a scrivere questo libro che vuole essere il racconto sincero di una giornata che non potrà dimenticare.
“C’è qualche cosa di magico anche in terra, che ha fatto sì che fossi io quel mago per il Papa. In Sala Nervi avevo alle spalle dodicimila persone, davanti Francesco che con la sua disarmante grandezza, mi faceva sentire piccolo, come non mai. Il filo che ha tessuto questa trama meravigliosa è stata la fede. Gli insegnamenti di mia madre, l’attenzione agli ultimi, che ho imparato con Fabrizio Frizzi, si intrecciavano col destino, che portava a compimento il suo disegno. Ho voluto condividere quella “Magia”, che ha superato di gran lunga il mio numero. Quando il Papa ha voluto assistermi, ha preso in mano quel filo, invisibile, che ha tessuto l’intero progetto. Da quel momento tutto è cambiato”.
Heldin in questo libro ci mostra la sua commozione nel “sentire” l’incoraggiamento della madre, scomparsa qualche anno fa, ad avvicinarsi con fiducia a Francesco. Non nasconde la sua fragilità, il suo tornare bambino, quel bambino che lei portava in parrocchia, insegnandogli a dare senza aspettarsi di ricevere. Per una volta, il mago non si nasconde dietro a nessun trucco, ma si lascia vedere da vicino. In questo libro lo guardiamo negli occhi e sentiamo i battiti del suo cuore, rivivendo, l’incontro del Papa e un illusionista.
Il libro è per tutta la famiglia, con l’ambiziosa speranza di essere d’ispirazione per le famiglie a trascorrere del tempo insieme. Giochi semplici con fazzoletti, oggetti che chiunque ha in casa per ritrovare la voglia di giocare e fare bene al nostro cuore, “facendo del bene”.
Parte del ricavato, infatti sarà devoluto a Scholas Occurrentes, un progetto nato per volere di Papa Francesco per dare speranza ai giovani emarginati, che oggi conta 400mila scuole.
“Ho sentito il bisogno di ringraziarlo parlando di lui e della sua opera. Il mio grazie è stato spontaneo e la scelta di Scholas Occurrentes, proprio perché legata al Papa che l’ha fondata, mi è sembrata la scelta migliore. Non poteva che essere un libro per sostenere e promuovere l’istruzione che Scholas sogna. Un’istruzione che ci apra all’incontro con il prossimo, per un mondo nuovo”.