“Cuori Selvaggi”, si intitola così lo spettacolo che vede in scena (in ordine di apparizione) Sara Ercoli (nel doppio ruolo di attrice e regista), Eleonora Manara ed Alessandra Izzo sui tre palcoscenici del “Teatro di Documenti” a Testaccio.
Una rappresentazione che vede come figura centrale la Donna (con la D maiuscola) e i soprusi che è costretta a subire da mariti o compagni violenti. Un tema tanto drammatico quanto reale che le tre attrici riescono ad affrontare con grande professionalità e forza d’animo.
Abbiamo parlato di tre palcoscenici. Lo spettacolo infatti è definito “itinerante” in quanto il pubblico deve, necessariamente, spostarsi da un palco all’altro alla fine di ogni monologo. Le attrici sono dunque sole davanti agli spettatori.
Si inizia con Sara Ercoli ed il suo racconto intitolato “Come lui mi vuole”: in un negozio di scarpe, una donna entra e, non vedendo nessun commesso o commessa ad accoglierla, sta per andare via quando l’attenzione si posa su un paio di scarpe in bella mostra. La donna le prova ed incomincia a ripercorrere con la mente il proprio tormentato passato sentimentale. Ogni paio di scarpe che calza, risveglia in lei ricordi, cambi d’umore, risate e amarezze nella convinzione però di potercela fare nel raggiungimento della serenità. “Non puoi zittire il sogno, altrimenti ti trovano a sparpagliare la differenziata dei vicini con una boccia di vodka in mano” è la frase forte della protagonista.
“Noi” è il secondo monologo, scritto da Francesco Olivieri ed interpretato da Eleonora Manara. La storia vede una donna apparentemente forte ma soggetta alle cattiverie di un marito che, come spesso capita, la maltratta in ogni momento sia sul piano psicologico che su quello fisico. Come uscire da questo incubo? La volontà c’è come pure la disperazione ma come concretizzare questo desiderio? Nella mente della donna emerge un’unica soluzione: uccidere il marito. Il male genera sempre altro male ed anche la parte finale dell’assolo vede la voglia di cambiare vita in cerca della felicità.
Il terzo ed ultimo dialogo s’intitola “Cuori selvaggi” (titolo anche del concept) con Alessandra Izzo in scena. La figlia di una casalinga napoletana affronta le vicissitudini familiari e, nello specifico, quelle della madre, sottomessa ad un uomo complessato e violento. L’argomento mette in luce il continuo “perdono” della madre verso il marito e la speranza che quest’ultimo possa cambiare.
Monologhi dunque scottanti che purtroppo fanno parte della vita di tantissime donne che, come viene detto nella terza parte dello spettacolo, “non vanno via di casa al primo schiaffo preso”.
Un plauso alle tre protagoniste che hanno saputo mescolare ironia e drammaticità in un’unica rappresentazione.
Stefano Boeris