pubblicato in data 10 Dic 2018

A due anni dalla pubblicazione del doppio CD celebrativo “Piccoli cambiamenti”, e dopo 9 anni dal suo ultimo album di inediti (“Idra”), Mimmo Locasciulli torna con “Cenere”, il suo nuovo album di inediti che racchiude tutto il percorso artistico del cantautore medico abruzzese. In questo ultimo lavoro Mimmo suona tutti i generi musicali a lui cari, dalle prime esperienze folk al rock-pop cantautorale, agli sconfinamenti nell’elettronica fino alle immersioni nel blues e nel jazz. I suoi testi, come di consueto, si arricchiscono di una ricerca anche poetica, oltre che della testimonianza e della cronaca del tempo che vive.

Nelle dodici tracce si racchiudono diverse collaborazioni con nomi noti del panorama cantautorale, come quello di Enrico Ruggeri, di Pacifico e di Büne Huber, front-man e anima dei Patent Ochsner, strepitosa rock band bernese premiata lo scorso anno con gli Award come miglior gruppo, miglior album e miglior live. “Cenere” si arricchisce, inoltre, della presenza di due artisti tanto diversi quanto ugualmente preziosi: Fabrizio Bosso e Awa Ly, giovane cantante franco-senegalese, ormai popolarissima in Francia e in Europa.

L’album è stato registrato negli studi di Alba Musique (Parigi) e Hobo Recording (Saracinesco – Roma), con la produzione e gli arrangiamenti di Mimmo e Matteo Locasciulli. In questo lavoro insieme a Mimmo (piano, organo e tastiere) e Matteo (contrabbasso, basso e chitarre) hanno suonato: Andi Hug (batteria), Massimo Fumanti (chitarre), Giovanna Famulari (violoncello), Marco Di Marzio (contrabbasso, ukulele e mandola), Mattia Feliciani (sax e clarinetto basso), Jorge Ro (tromba e flicorno), Filippo Schininà (batteria), Manuel Trabucco (sax) Michael Applebaum (tromba).

Il disco esce in contemporanea con il nuovo libro di Mimmo Locasciulli, “Come una macchina volante” (Castelvecchi edizioni), un racconto biografico che illustra le curiosità sul doppio amore che l’ha guidato nella vita: la musica e la medicina. A proposito di questo Mimmo ai microfoni di Fabrizio Silvestri spiega che più che una biografia il libro è un vero e proprio volo sulla sua adolesca e giovinezza che lo vedono partire da Penne per andare a studiare prima a Perugia e poi a Roma, città nella quale vive l’esperienza del Folk-Studio di Via Garibaldi 59, nel rione romano di Trastevere. Dal suo debutto negli anni Settanta fino ad oggi ha inciso 18 album, ha prodotto Claudio Lolli, Gigliola Cinquetti, Roberto Kunstler, Goran Kuzminac e Haber, ha collaborato con artisti nazionali e internazionali di primissimo piano. Due anni fa lo avevamo incontrato sul nosto palcoscenico radiofonicoper festeggiare i suoi primi quarant’anni di carriera musicale e lo facemmo il con il doppio album “Piccoli cambiamenti”

(Fabrizio Silvestri)

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